Coinvolgere, mobilitare, collegare, responsabilizzare. Human Rights Youth Organization ha attivato una vera e propria campagna per Cruillas. E lo ha fatto all’insegna delle buone pratiche e della permacultura.
Insomma, l’obiettivo stavolta è quello di rendere non più cittadini palermitani di serie B gli abitanti del quartiere Cruillas, un’area della città di Palermo che ha bisogno di servizi per i suoi abitanti e spazi per i suoi giovani. E, a fianco, sviluppare le attività di permacultura: quest’ultima parte della campagna è stata attivata col progetto Permayouth.
Quando nel 2019, all’interno del quartiere, la HRYO decise di prendere in gestione dall’amministrazione comunale un bene sequestrato alla mafia, Terra Franca, tanta acqua è passata sotto i ponti. Lo scopo di Terra Franca, fin dall’inizio, è stato quello di restituire il bene comune alla sua città e ai suoi giovani.
Il lavoro è stato incessante. L’aiuto dei volontari di HRYO provenienti dall’estero ha dato, in aggiunta, l’opportunità di mettere a frutto a favore della comunità pure il bagaglio personale reciproco di competenze e di valori.
Il dialogo con le istituzioni, però, è quasi sempre molto difficile.
Alcuni riguardano attività educative non formali di conoscenza delle opportunità europee, cittadinanza europea, processi democratici. Altre la creazione di momenti di incontro fra i giovani e le istituzioni, altre ancora lo sviluppo di un museo digitale e di una rete solidale. E poi ci sono pure progetti sulla valorizzazione di Terra Franca come bene comune, non solo come patrimonio confiscato alle mafie ma anche come ricchezza paesaggistica.
A Terra Franca ci si occupa di rigenerazione urbana, dal suolo alla comunità. Qui si è utilizzata l’apicoltura come volano di sviluppo: in un quartiere di Palermo, Cruillas, ai margini di altre aree periferiche, la Human Rights youth Organization ha sviluppato un hub climatico ed educativo.
Ed è qui che verrà messo a frutto quanto si sta imparando e strutturando attraverso il progetto europeo PermaYouth.
Perma-Youth è un percorso di condivisione e di dialogo. Ti mette in contatto con un mondo molto dinamico che crea nuovi stimoli e opportunità di crescita comune.
Noi di HRYO ci aspettiamo una grande crescita dal progetto Perma-Youth.
Tra i partecipanti, oltre ad H.R.Y.O Human Rights Youth Organization, con sede in Italia, ci sono The Rural Hub CLG dall’Irlanda, Asociacion Cultural Y Medioambiental Permacultura Cantabria dalla Spagna, Rightchallenge – Associação dal Portogallo e Cinergies Co-Op dalla Grecia.
Perma-Youth, abbreviazione di “Creare un futuro sostenibile attraverso l’educazione alla permacultura”, è una iniziativa di collaborazione volta a migliorare la qualità del lavoro giovanile nell’educazione alla permacultura. Attraverso la creazione di un Corso di Formazione (TC) e di una piattaforma e-learning innovativa, agli aderenti sono garantite esperienze innovative di apprendimento e condivisione delle conoscenze. L’attenzione è rivolta principalmente alla promozione del verde, alle competenze imprenditoriali legate alle aree rurali e alla gestione dei beni comuni dal punto di vista della permacultura. Inoltre, il progetto mira a favorire il coinvolgimento dei giovani e contribuire allo sviluppo della comunità. Molto interessanti, invece, i risultati dei Focus Group, resi noti durante l’incontro condiviso in Cantabria.
I focus group hanno coinvolto i giovani (animatori giovanili e operatori di permacultura inclusi) nella pianificazione delle altre attività del progetto.
H.R.Y.O. ha ospitato il focus group con gli animatori giovanili e quello con i ragazzi il 19 marzo 2024. In totale hanno aderito alla sessione 13 ragazzi, provenienti non solo da Palermo ma da diversi paesi europei, rendendo il FG estremamente ricco e multiculturale. Per questo motivo l’evento si è svolto in inglese.
I partecipanti sono rimasti particolarmente sorpresi dal tema “La cura delle persone”, che si è rivelato estremamente utile quando si ha a che fare con i giovani, quindi per i giovani.
Alla somministrazione di un questionario, in quell’occasione, dobbiamo la “lettura” dell’interesse e della conoscenza pregressa da parte dei giovani ai temi della permacultura: il punteggio medio dimostra che le domande poste, nonostante fossero molto specifiche, sono state comunque indovinate.