È terminata domenica 18 settembre 2016 la settimana di attività del progetto Little wings – A trip to the recognition of our rights.
Il progetto, finanziato dal Consiglio d’Europa e dalla European Youth Foundation, ha visto la partecipazione di 16 partecipanti tra giovani coinvolti in percorsi di giustizia riparativa e minori stranieri non accompagnati.
Come ha dichiarato Simona Marano, Project Manager Assistant dell’associazione H.R.Y.O. Human Rights Youth Organization: “È la prima volta che realizziamo un progetto accostando due target così differenti e devo dire che l’esperimento è riuscito alla perfezione. I ragazzi hanno socializzato molto bene tra loro e hanno avuto modo non soltanto di confrontarsi sulle tematiche oggetto della settimana di attività, ma anche su quelle della vita quotidiana, come usi e costumi dei rispettivi paesi di provenienza”.
Durante la settimana 12-18 settembre, i giovani partecipanti hanno appreso l’importanza della metodologia dell’educazione non formale, ovvero lo strumento che maggiormente è stato utilizzato dai facilitatori.
I ragazzi hanno avuto la possibilità di prendere parte ad attività ludico-ricreative volte alla conoscenza reciproca, di partecipare a workshop tenuti da due esperti sui temi della xenofobia, dell’islamofobia, del razzismo e del sessismo, e di riflettere e confrontarsi sul tema dei diritti umani, degli stereotipi e dei pregiudizi. Hanno inoltre integrato la propria formazione mediante una visita didattica all’orto BHryo trattando il tema della salute e dell’educazione ambientale, e alla Missione Speranza e Carità per osservare da vicino e riflettere sul delicato tema dell’immigrazione e della povertà.
Gli obiettivi progettuali sembrano essere stati raggiunti e si è potuto notare un grande interesse alle attività da parte dei giovani coinvolti. Alcuni di loro, in particolar modo, hanno chiesto espressamente di poter prendere parte ai futuri progetti dell’associazione.
Little wings è stato la dimostrazione che è possibile sperimentare nuove forme di cittadinanza attiva e inclusione sociale, coinvolgendo soggetti anche molto diversi tra loro. Ci auguriamo di poter realizzare presto nuovi percorsi formativi per i giovani della città, di poter collaborare nuovamente con le realtà associative che hanno contribuito alla realizzazione di Little wings e di poter includere nuovi partner.
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