L’associazione H.R.Y.O. Human Rights Youth Organization, nell’ambito di un progetto finanziato dal programma Erasmus +, ha avuto il piacere di ospitare a Godrano 4 gruppi di ragazzi provenienti da Estonia, Lituania,Repubblica Ceca e Italia.
Lo scambio è avvenuto nella splendida cornice di Valle Maria, una struttura situata nel mezzo del bosco della Ficuzza, dal 7 al 14 Novembre 2015.
I ragazzi si sono confrontati in merito a un argomento tanto importante quanto, spesso, sottovalutato: il riciclo dei rifiuti.
L’idea alla base del progetto si basa su un principio fisico di fondamentale importanza: “nulla si crea o si distrugge, tutto si trasforma”. Tutto ciò che esiste in natura è il prodotto di millenni di trasformazioni continue e di riciclo di materiali chimici: questo è anche il caso del genere umano, che, in maniera un po’ romantica, può essere considerato “figlio” dell’esplosione di corpi celesti.
Tale considerazione ha permesso al gruppo di lavorare contemporaneamente su due ambiti apparentemente lontani: il riciclo e il riuso dei materiali e l’osservazione delle stelle.
La contemporanea presenza di gruppi di nazionalità così eterogenee ha permesso la nascita di un dibattito acceso e costruttivo, facilitato dalle attività di “Community Mapping”. È stato infatti sorprendente scoprire come le attività di riciclo e il rispetto dell’ambiente facciano parte integrante della cultura dei paesi del nord, esempi lampanti di corretta amministrazione della gestione dei rifiuti, ambito nel quale l’Italia ha davvero molto da imparare.
È proprio sulla rinascita culturale che il progetto ha posto enfasi; una rinascita al contempo singolare e collettiva, che miri a valorizzare i piccoli gesti quotidiani quali primi passi per il cambiamento del mondo.
La “Observation Night” è, probabilmente, risultata come il momento più profondo e toccante del progetto. Dopo un partecipato confronto sui fenomeni astronomici, mediato dagli esperti dell’organizzazione ORSA, i ragazzi hanno potuto ammirare la bellezza del cielo stellato, grazie all’utilizzo di moderni strumenti di osservazione. Qui la curiosità ed il sapere scientifico hanno fatto spazio a una riflessione quasi filosofica: soltanto di fronte all’immensità dell’universo l’essere umano può svestire i panni di padrone della natura, e comprendere ciò che in realtà è: una piccolissima parte del Tutto.
Ma “Stars Children” è stato anche scenario di momenti divertenti e di conoscenza reciproca: le “Intercultural Nights” sono state momenti, a tratti esilaranti, in cui ogni gruppo ha potuto descrivere la cultura e le tradizioni del proprio paese. La divulgazione dei propri balli tipici, oltre che di cibi e liquori, hanno permesso l’aggregazione del gruppo e l’abbattimento di qualsiasi vincolo culturale.
La visita di Palermo è stata una sorta di break, necessaria per ricaricare le energie e concedere a tutti un momento di relax e libertà, sotto un sole quasi estivo e così inusuale in questo periodo dell’anno. È stato sorprendente scoprire come il calore e la bellezza architettonica della nostra città abbiano colpito e stupito tutti i ragazzi, rimasti però basiti dallo stato di incuria e rassegnazione dei suoi abitanti.
L’ultimo giorno, come prevedibile, è stato il momento in cui le emozioni e le esperienze provate durante il progetto si sono concentrate e manifestate maggiormente. Non volevamo, tuttavia, che di quest’esperienza non restasse un segno concreto e permanente; per questo motivo, poco prima di giungere ai saluti, i partecipanti, con l’aiuto dell’Assessore Mario Cannucio e del presidente H.R.Y.O Marco Farina, si sono impegnati nella realizzazione di un’installazione artistica al centro della piazza di Godrano.
Le parole incise nel legno rappresentano il sentimento cardine provato in questa settimana:
“Siamo il Cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.”
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